Aumentano gli affitti a Firenze e in tutte le citta principali italiane, al terzo posto Bologna seguita da Roma Venezia e Napoli. In testa Milano.

Il prezzo medio delle case in affitto a Firenze continua a crescere, rendendola una delle città meno accessibili tra i grandi centri urbani italiani, nonostante Milano mantenga la leadership, seguono poi Bologna e Roma. La media nazionale si stabilizza a 13,1 euro al metro quadrato, con un aumento dell’1% rispetto a gennaio e del 10,1% rispetto all’anno precedente. L’offerta rimane stabile (+0,3% in un mese), mentre la domanda registra un lieve calo (-2,1%). Tuttavia, le differenze tra le città rimangono evidenti.

Le città più care

A febbraio 2024, il prezzo medio degli immobili in locazione a Milano rimane stabile a 23,1 euro al metro quadrato (+8,1% negli ultimi 12 mesi), confermando così la sua posizione in cima alla classifica delle città più costose per gli affitti.

Al secondo posto abbiamo Firenze come già detto (22,2 €/mq).

affitti bologna terzo posto

Abbiamo poi Bologna, Roma, Venezia e Napoli.

Le più econimiche

Con un prezzo medio di 6,8 euro al metro quadrato (+2,8% in un mese e -3,1% in un anno), Potenza conferma la sua posizione come la città più economica. Le altre che seguono sono:

  • Campobasso con 7,2 €/mq;
  • Catanzaro con 7,5 €/mq;
  • L’Aquila con 7,6 €/mq;
  • Perugia con 8,2 €/mq.

Firenze

Negli ultimi dodici mesi, il costo degli affitti a Firenze è notevolmente aumentato, con un incremento del +21,7% rispetto a febbraio 2023 e dello +0,9% rispetto a gennaio 2024, portando il prezzo medio a 22,2 euro al metro quadrato e posizionando Firenze al secondo posto tra le città più costose. Nonostante ciò, Firenze risulta essere la città meno attraente tra le dodici principali città italiane, principalmente a causa dei prezzi elevati in rapporto al reddito medio.

firenze affitti aumentati

Nel mese di febbraio, Firenze ha sperimentato una diminuzione nella richiesta di immobili in affitto (-2,9%), proseguendo il trend negativo degli ultimi dodici mesi (-22,1% complessivamente). Anche l’offerta è diminuita, registrando un calo del -10,9% rispetto a gennaio, sebbene sia aumentata del +34,7% nell’ultimo anno.

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